TEROLDEGO Heredia Vigneti delle Dolomiti
Vigneti delle Dolomiti
Indicazione geografica tipica
VITIGNO
Per le sue attitudini enologiche questo vino è stato definito “Principe del Trentino”, ma tale lo si può considerare anche per importanza e per essere sicuramente autoctono di questa regione.
Il suo nome deriva probabilmente dal toponimo “alle Teroldeghe” di cui vi è traccia dal 1.400.
AMBIENTE
Le Dolomiti appartengono a tre province, Trento, Bolzano e Belluno e queste sono le zone di produzione di questa IGP.
Sono province in buona parte montagnose e solcate da fiumi che hanno disegnato le zone coltivabili con il loro percorso.
Il Teroldego predilige terreni leggeri e permeabili, come sono appunto quelli alluvionali.
PRATICHE ENOLOGICHE
Il pigiato viene posto a fermentare, sorvegliando le temperature, per due anche tre settimane, se si considera la macerazione. In seguito si stimola la seconda fermentazione volta a ridurre l’acidità e si pone a maturare parte in legno e parte in acciaio inox.
RISULTATI
Vino di colore rosso rubino, marcatamente vinoso dal profumo leggero di viola, frutta rossa, leggermente balsamico. Propone una trama vegetale, nervosa e per la sua umile eleganza ci conquista sempre.
ABBINAMENTI
Questo Teroldego di collina lo vediamo ben esaltato con arrosti di carne e succosi intingoli. Se adeguatamente conservato non teme assolutamente l’invecchiamento.
Si serve a 17-18°C
residuo zuccherino
1,80 g/l circa
acidità totale
5,50 g/l circa
zona di produzione
Province di Trento, Bolzano e Belluno
orientamento / esposizione
Sud/sud ovest
suolo
Alluvionale, medio impasto
forma di allevamento
Pergola
numero di ceppi per ettaro
3000
età media delle viti
10/25 anni
produzione per ettaro
120 quintali
periodo di vendemmia
Metà di settembre