I vigneti: un giardino che circonda la città
I nostri vigneti sono i vigneti della città di Trento, che rientrano nella più grande famiglia dei vigneti del Trentino e delle Dolomiti. Questi vigneti sono parte integrante del paesaggio di Trento!
La Cantina Sociale rappresenta il cuore vinicolo della città che, oltre a trovarsi in una regione a grande vocazione vinicola, è essa stessa immersa in un territorio ideale per la coltivazione dell’uva.
Una storia dei vigneti in Trentino
La viticoltura è documentata in Trentino dalla seconda metà del primo millennio avanti Cristo, introdotta dai Reti che abitavano il territorio trentino, per poi consolidarsi e perfezionarsi nei secoli successivi l’avvento dell’epoca romana. La vocazione produttiva, destinata alla soddisfazione non solo dell’autoconsumo, si evince già negli scritti del diciasettesimo secolo del cronista del Sacro Concilio di Trento Michelangelo Mariani, il quale riportava che a Trento “si produce grano per tre mesi e vino per tre anni”, anche se è in epoca asburgica che a Trento e in Trentino la viticoltura assume una dimensione commerciale importante, che spinse i contadini a unirsi in forme cooperative che ancora oggi rappresentano la forma prevalente di organizzazione dell’agricoltura.
I vigneti di Trento oggi
Ad oggi Trento è il più grande comune agricolo della provincia, caratterizzato per la sua estrema diversità, determinata dalla morfologia dell‘ambiente, dall‘altitudine e dall‘inclinazione dei versanti, posto nella valle del fiume Adige, in coincidenza dell’incrocio con altre valli secondarie, in un ambiente formato e levigato dall’azione millenaria delle forze naturali che caratterizzano un ambiente alpino. Il bosco ricopre più della metà del territorio comunale e i terreni agricoli sono posti su “terrazzi” e “conoidi” compresi tra 200 e 800 m slm, la cui morfologia è legata alle dinamiche di rii e torrenti sapientemente regimentati in secoli di storia agricola.
Nello stesso territorio coesistono ambienti pedoclimatici diversi, che offrono la possibilità di coltivare in maniera eccellente vitigni diversi.
Cercare di valorizzare al meglio ogni singolo ambiente permette di trasferire nel futuro i valori e la passione per la terra che ognuno dei nostri 400 Soci esprime per il proprio vigneto; calcari, basalti e porfidi imprimono personalità diverse nei vini e sono loro che si devono “ascoltare” per pianificare la strada da seguire per il futuro, a patto, che i valori della sostenibilità siano sempre rispettati.
I vigneti della cantina zona per zona
Sulla collina a est di Trento, il fiume Fersina origina una divisione netta tra le due macro zone vinicole principali: a nord c’è il monte Calisio, detto anche “Mons Argentum” per la ricchezza mineraria del suolo che dona a vini bianchi aromatici e alle basi spumante una decisa sapidità; a sud i vigneti di Civezzano, posti sul versante del Calisio esposto a sud est, sono invece un areale eccellente per il Müller Thurgau.
Attorno agli abitati di Villazzano, Oltrecastello e Povo i terrazzi morenici di natura prevalentemente calcarea e gli inserti argillosi costituiscono una delle zone migliori per la produzione di vini bianchi strutturati come lo Chardonnay ed il Traminer, ed eccellente per i grandi rossi.
A sud della città, lungo la strada che sale da Mattarello verso Valsorda, si trova il miglior areale di produzione del Merlot: la località Novaline, una delle zone di maggior eccellenza dell’intero territorio provinciale, una decina di ettari dove si ottiene il vino rosso più pregiato.
Sotto il monte Bondone, nella zona di Ravina, il terreno ghiaioso e limoso ospita i migliori Chardonnay per vini più strutturati e corposi, mentre a nord, su un terrazzo morenico, si trova il caratteristico e preservato borgo di Belvedere rinomato per Merlot e Lagrein.
Nel “vigneto” della Cantina di Trento esistono poi dei micro areali che generano delle eccellenze emerse dopo anni di mirata selezione delle uve, come la zona di Besenello per il Moscato Giallo e la zona di Volano per l’autoctono Marzemino.