È il 1956 quando
11 agricoltori trentini si uniscono per dare vita alla Cantina Sociale della loro città.
L’atto notarile, registrato il 17 ottobre, attesta: “l’oggetto della Società è il miglioramento morale ed economico dei soci nel promuovere, mediante le opportune iniziative, l’incremento della loro produzione viticola e col provvedere alla lavorazione ed alla vendita in comune del prodotto”.
Oggi come allora, l’intuizione era chiara: l’unione fa la forza. L’aggregazione in una struttura cooperativa come quella della cantina sociale avrebbe permesso anche ai produttori più piccoli di affrontare il mercato traendone profitto.
Ecco
cos’è una cantina sociale secondo noi: un luogo in cui difendere e promuovere il territorio e i suoi prodotti grazie all’unione delle forze di chi in quel territorio vive e lavora ogni giorno.
Dal 1956 a oggi
L’idea originaria era vincente, e lo testimonia il fatto che, visto l’
aumento del numero dei soci e della quantità di uva conferita, già nel 1960 la sede originaria di via Verdi venne abbandonata a favore della nuova in via Fermi, dove la Cantina Sociale di Trento è rimasta fino al 2009.
Oggi, la
nuova sede è in via dei Viticoltori, in una zona immersa nei vigneti a sud della città. Anche in questa nuova fase della sua storia,
Cantina Sociale di Trento ha scelto di essere al passo con il suo tempo e con il territorio in cui opera.
Edificata secondo criteri di sostenibilità, risponde alle esigenze che ci impone il presente: una produzione compatibile con ambiente e volta ad un costante miglioramento qualitativo.