La nostra cantina di Trento: un progetto che vive nel territorio
Quando abbiamo deciso di iniziare a progettare la nuova sede della Cantina Sociale di Trento, che ci ospita dal 2009, avevamo in mente un obiettivo chiaro: che la struttura stessa riflettesse lo spirito del nostro lavoro quotidiano, il legame con il territorio e la profonda integrazione nell’ambiente che ci circonda.
Così come l’agricoltore ama e rispetta la terra che gli dà i frutti, volevamo che anche la cantina vinicola in cui l’uva si trasforma in vino fosse un luogo di rispetto per la natura. Da qui, la scelta di materiali provenienti dal nostro territorio ma soprattutto di soluzioni tecnologiche all’avanguardia per il risparmio energetico.
Non solo: in quanto cantina sociale, la nostra nuova sede avrebbe dovuto riflettere, nell’organizzazione degli spazi, quello spirito di cooperazione e condivisione che è centro propulsore del nostro lavoro.
Da tutte queste esigenze è nata, nel 2009, la nuova sede della cantina a Trento che oggi vanta una superficie coperta di 6.500 mq, in grado di contenere 80.000 ettolitri di vino e di raccogliere la produzione degli oltre 700 ettari di campagna dei nostri soci, 400 famiglie di viticoltori.
La nuova Cantina di Trento: un progetto che prende forma
Superare lo stereotipo della cantina luogo angusto e buio, per accogliere l’immagine più autentica di quello che è una cantina vinicola come la nostra: uno spazio chiuso sì, ma che dialoga continuamente con l’esterno. È nell’ambiente naturale, tutt’altro che cupo e stretto, che nasce e cresce l’uva che viene vinificata in cantina. La luce, l’apertura, il legno: tutti questi elementi concorrono a dare forma e sostanza alla nostra idea di cantina sociale.
La struttura è stata progettata in funzione del ciclo di lavorazione delle uve, che ovviamente è il centro della produzione dei nostri vini: a nord sono stati posizionati i contenitori bassi e larghi mentre a sud, in un crescendo di dimensioni, sono stati posizionati quelli più alti che culminano nel volume destinato agli uffici. Questa scelta ha permesso di limitare l’altezza, minimizzando l’impatto visivo.
Il progetto ha tenuto conto dei fondamentali momenti di incontro tra soci, a cui è dedicata una grande sala al secondo piano. Qui, una lunga vetrata che occupa l’intera parete sud valorizza il legame con l’esterno, mentre la vista in quota sulla parte interna della cantina di vinificazione ripropone lo stretto rapporto con il settore produttivo.
I materiali: un omaggio al territorio trentino
La nostra cantina si trova in Trentino, e di questa regione è espressione.
I materiali e le forme sono stati scelti proprio nell’ottica di valorizzare la struttura come simbolo del territorio.
A est le pareti in legno locale, lavorate con un gioco listellare che differenzia e slancia la superficie, si alternano ad ampie vetrate a specchio che diminuiscono l’apporto di calore all’interno dell’edificio. Il legno e il vetro sono ripresi anche nella facciata a sud che espone l’ingresso, il punto vendita e gli uffici.
In questo caso le travi rimandano alla tradizione costruttiva locale, mentre il vetro trasmette una relazione costante tra il centro funzionale della Cantina e l’ambiente esterno circostante, urbano e rurale allo stesso tempo, in contesto ambientale indiscutibilmente alpino.
Innovazione tecnologica e risparmio energetico
Integrazione con il territorio significa anche rispetto per l’ambiente che ci circonda. Per questo, il risparmio energetico è stato da subito uno degli obiettivi che hanno orientato la progettazione della nuova Cantina Sociale di Trento.
Dalle fondamenta alla copertura sono state usate soluzioni tecnologiche d’avanguardia per aumentare l’isolamento termico della struttura e ridurne i consumi. Tutta l'energia necessaria proviene da fonti rinnovabili, grazie ai 130 mq di collettori solari e a due pompe di calore alimentate a metano, l’intera cantina si scalda con una caldaia di soli 80 KW. L’energia elettrica è fornita dai 2.860 mq di pannelli fotovoltaici installati sulla copertura che producono 420 KW.